Il nostro “Pirciatu” è un inno al territorio. Nato tra il territorio della pietra pirciata, abbiamo voluto scegliere un nome caratteristico che racchiudesse in sé tutte le potenzialità di questa terra. Siamo a Santa Maria di Licodia, qui tra gli uliveti e i campi votati agli agrumi sorge la Pietra Pirciata. Un’enorme roccia con un grosso foro in alto. Un’antica leggenda vuole che in passato la Sicilia fosse abitata da giganti con un solo occhio, i ciclopi. Tra questi tre erano famosi per la loro forza, Polifemo, di cui si parla nell’Odissea, Bronte e Carlapone. Quest’ultimo viveva nella zona di Santa Maria di Licodia. Un giorno, durante un litigio tra le tre creature, Carlapone, per dimostrare la sua forza poggiò l’indice della sua mano su una roccia, creando un buco. A quella visione gli altri due ciclopi indietreggiarono e da allora questa pietra fu simbolo di forza e per alcuni anche di prosperità.
Un’antica leggenda narra che a portare il primo albero d’ulivo in Sicilia fu Aristeo, figlio di Apollo che durante uno dei suoi viaggi arrivò in Sicilia e introdusse qui la tecnica dell’agricoltura dell’ulivo. Da allora insieme al fico e alla vite, l’ulivo divenne una delle 3 piante simbolo dell’intera isola. Nei tempi antichi veniva considerata una pianta sacra tantoché sradicarne una comportava l’esilio. Ancora oggi è forte il rapporto tra i siciliani e l’ulivo, difatti in molti paesi come Santa Maria di Licodia è ancora possibile ritrovare i 5 ulivi millenari. Da qui nasce il nostro Pirciatu che è un inno al territorio.